
L’incontro tra Fabrizio Zampetti e Stefano Peccatori
Lo scorso 5 giugno Fabrizio Zampetti è stato grande protagonista a Palazzo Mondadori a Segrate, quartier generale del Gruppo Mondadori. L’esperto del real estate di lusso, nonché volto e anima di Casa contro Casa (in onda su TV8 e Sky), ha incontrato Stefano Peccatori, presidente e ceo di Rizzoli International Publications, tra i leader di mercato nel segmento dei libri illustrati, e di Rizzoli Bookstores, cui fa capo una delle librerie più prestigiose di New York.
Nel corso della mattinata, Fabrizio Zampetti ha raccontato curiosità e aneddoti legati alla sua prima biografia, “Nulla accade per caso”, uscita alla fine di aprile ed edita da Rizzoli. Il libro, scritto insieme al giornalista Roberto Alessi e a Gianluca Piroli di Acme (presente all’incontro con Stefano Peccatori a Palazzo Mondadori) è però soltanto il primo di una serie di importanti progetti che porteranno Zampetti fuori dai confini nazionali, precisamente negli Stati Uniti. L’obiettivo è sbarcare oltreoceano con diversi prodotti di lusso che esaltino l’estetica e lo stile italiani.
L’incontro tra Fabrizio Zampetti e Stefano Peccatori è avvenuto in un luogo speciale, che trasuda bellezza, eleganza e storia. Palazzo Mondadori, inaugurato nel 1975 a Segrate, è opera dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, fortemente voluto da Giorgio Mondadori. Un edificio che non ha bisogno di insegne, capace di imprimersi nella memoria.
Il complesso è formato da tre elementi: i cinque piani sospesi del parallelepipedo centrale dalle caratteristiche arcate ospitano gli uffici e le redazioni, a essi si contrappongono due corpi bassi e sinuosi che emergono da una distesa d’acqua. La loro planimetria irregolare e ondulata, che ricorda una foglia, è resa più suggestiva dal lago artificiale di ventimila metri quadri. Il grande parco, su disegno del paesaggista Pietro Porcinai, circonda l’edificio.
Palazzo Mondadori è un’opera architettonica innovativa, non solo per le strutture e le forme, ma anche per il modo di viverla: è uno spazio aperto in cui le persone possono comunicare e operare in assoluta armonia e libertà. L’edificio è stato definito fin da subito rivoluzionario, arrivato in un momento storico particolare e complesso, quando la società italiana viveva un periodo di intensa trasformazione, segnata da conflitti sociali profondi.
Un palazzo “indubbiamente unico nella città di Milano e, probabilmente, in Italia”, secondo lo stesso Giorgio Mondadori, risultato di una volontà capace di andare oltre le difficoltà contingenti, filosofia che appartiene da sempre anche a Fabrizio Zampetti.